Effetto Solidalia, la bellezza dell’incontro e del confronto

di Fulvia Cavalieri

Sabato mattina, alle prime gocce di pioggia, avremmo voluto far causa a tutti i siti di previsioni meteorologiche: la pioggia era indubbiamente colpa loro, un evidente boicottaggio a SOLIDALIA.

Il primo incontro, EFFETTO GAS si è svolto in una stanza chiusa, messa fortunatamente a disposizione dalla coop. Avalon: sala Tommasini, che onore! (grande personaggio Mario Tommasini – lo diciamo per i non parmigiani- che ha impostato la sua vita alla lotta per l’inclusività).

La riunione lanciava l’anno di lavoro tra i GAS per preparare in senso evolutivo e innovativo i 30 anni dei GAS a SOLIDALIA 2024, ma ne parleremo meglio in una scheda specifica.

Immagine di Ivan Ruozi

Anche l’incontro tenuto dalla bravissima Deborah Lucchetti sullo STATO DEI DIRITTI NELLA MODA, si è svolto nella stessa sala.

Tornando alla causa contro i siti di meteo, abbiamo poi deciso di soprassedere, perché dal pomeriggio tutto si è svolto secondo il programma: gli incontri su MERCATO SOCIALE, PGS, ENERGIA BENE COMUNE si sono tenuti all’aperto, il mercato è stato attivo e abitato, i laboratori con tanti bambini e adulti.

E’ cominciata la festa e sono esplosi i colori, i colori annunciati, i colori delle persone, delle cose, della natura, perfino i colori della fatica, dello sforzo grande, dell’ansia.

E alla sera danze gioiose con la musica di ME PEK e BARBA.

La domenica è stata bellissima; tantissime famiglie con bambini, tanti amici e persone sconosciute.

Negli incontri si sono affrontati temi sia ambientali che di buone pratiche (ALLEVAMENTI INTENSIVI, legge dell’Emilia Romagna per le TRAFORMAZIONI ALIMENTARI, FURGONCINO SOLIDALE, CONTRASTO ALLA DESERTIFICAZIONE, FINANZA ETICA, ENERGIA) e c’è stata una buona partecipazione. E’ proseguito il mercato e sono proseguiti i laboratori e la produzione di cibo.

La festa è terminata con danze di tutto il mondo.

Immagine di Ivan Ruozi

E’ difficile per chi la organizza essere obiettivi nella valutazione: possiamo dire che certamente è faticosa, ansiogena. Ne vale la pena?

Proviamo ad elencare le belle immagini: sono venute tante persone, non solo da Parma e non solo dall’Emilia (siamo minoranza, ma non un niente), si affrontano temi importanti con persone che su specifici temi spendono buona parte delle loro vite e hanno tanto da comunicare e con loro possiamo riformulare nuovi sogni.

Si incontrano i produttori a cui proporre nuovi progetti, i bimbi si divertono con percorsi intelligenti e originali.

E poi è bellissimo a SOLIDALIA l’abbracciarsi anche tra persone che si vedono spesso, ma che lì condividono la gioia di essere in un luogo creato per l’incontro, lì fanno emergere la passione per un cammino complesso, a volte deludente, faticoso, ma che unisce se si riesce a capire che la prima cosa che l’Economia solidale può e deve insegnare è che, in ogni caso, anche se non la pensiamo allo stesso modo, ci interessa la persona che abbiamo di fianco addirittura più dei principi, perfino più del nostro sogno.

Immagine di Ivan Ruozi

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